Si
racconta che…
In una
fredda serata d'inverno, il vento proveniente da monte Omo s'incanalava
per la discesa dell'angusto viottolo e penetrava abbondantemente
nelle fessure della finestrella dell'umile casetta di Villacidro
alta. Vicino al focolare la nonna se ne stava seduta ad arrostire
fave, accanto aveva un bel gattone.

Il
gatto miagolava insistentemente tanto che la donna si stancò
di quel lamento e gli disse:
"Si può sapere cos'hai da miagolare, ne vuoi fave arrosto?"
Ma
ecco che inaspettatamente il gatto parlò:
"Non ho denti!"
"Non
hai denti?"
Ribadì la donna.
"Ora
ti faccio vedere io!"
Prese allora i ferri per attizzare il fuoco e capovolse il treppiede.

All'istante
il gatto si trasformò e assunse le sembianze della vicina
di casa dell'anziana signora, con la quale non era mai andata d'accordo.

Figuratevi
con quale soddisfazione la signora accolse tale fatto!
Poteva finalmente svergognare la sua vicina in tutto il paese e
far sapere a tutti che non era la rispettabile signora che tutti
credevano, ma una strega vera capace di trasformarsi in qualunque
animale pur di spiare gli altri.
(Il
gatto impostore è una variante de La
strega sfortunata)
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