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A. D.M.O.

 Associazione Donatori Midollo Osseo Sezione di Villacidro
Donare per far vivere!

ADMO 
Via Guido Rossa c/o Poliambulatorio, tel.n. 333 7092912

 


La Sezione ha sede in Via Guido Rossa c/o Poliambulatorio.
E’ nata  nel giugno 2002 e dal 2003 è riconosciuta come associazione Onlus.
Fa capo all’Associazione Regionale di Cagliari di cui è presidente il Prof. Licinio Contu

Il direttivo è così composto:
Presidente: Sardanu Cristiana
Vicepresidente: Steri Gabriella
Segretario: Aru Francesca
Cassiere: Aru Rosa Angela
Consiglieri: Pittau Annalisa, Piras Maria Franca, Grecu Antonia Angela, Lussu Luciana e Lussu Maria Paola
Revisori dei Conti: Onidi Giulio, Sardanu Virgilio, Onnis Angela
Presidente onorario: Giorri Antonio
Staff Sanitario: Dr. Chia Salvatore, Dr. Mocci Giuseppe, Piras M.Franca (ostetrica)

La nostra Sezione in sintonia con gli scopi dell’A.D.M.O.  promuove il reclutamento di donatori volontari di midollo osseo, organizza iniziative tendenti alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica, delle componenti politiche, sociali, religiose e del mondo del lavoro, della scuola e dello sport, allo scopo di promuovere la donazione di midollo osseo.
Grazie al costante impegno dei soci componenti il Direttivo e dei soci sostenitori, abbiamo raggiunto il numero di 900 donatori iscritti nel Registro regionale di cui la maggioranza di età compresa fra i 18 e i 30 anni.
Ciò testimonia la sensibilità soprattutto da parte dei giovani verso chi ha bisogno del nostro aiuto per avere una speranza di vita. Infatti, il trapianto di midollo osseo rappresenta la terapia insostituibile per alcune gravi malattie, come la Leucemia, la Thalassemia e l’anemia Aplastica, ma la difficoltà è reperire dei donatori compatibili. Il 30% dei malati trova un donatore compatibile nelle famiglia, Il restante 70% è destinato a morire se non troverà un donatore compatibile fuori della famiglia. Occorrerebbero diversi anni per cercare un donatore compatibile per ciascun malato.
Il Registro è la soluzione razionale ma è efficace solo se contiene un elenco molto numeroso di possibili donatori. Tale probabilità in Sardegna è 1 su 10.000 – 20.000. Per questo è importante avere tanti iscritti.
Ognuno di noi potrebbe essere il solo ad avere un midollo compatibile per uno di questi malati.

Per essere iscritti nel Registro e diventare donatori di midollo osseo occorre avere non meno di 18 anni e non più di 45, vi rimane iscritto fino all’età di 55 anni ed è necessario godere di ottima salute.
E’ sufficiente praticare un comune prelievo di sangue. Su questo campione vengono determinati i principali caratteri genetici (tipizzazione tissutale) necessari per stabilire la compatibilità con i malati candidati al trapianto.
Qualora venisse riscontrata una identità con un paziente, il donatore verrà riconvocato per procedere ad una migliore comparizione del livello di compatibilità ad una valutazione dell’idoneità clinica della donazione.

La donazione di midollo osseo consiste  in un prelievo che viene effettuato in anestesia generale dalle ossa del bacino. Dura circa trenta minuti e non comporta danni o rischi di prelievo per il donatore. Il midollo prelevato si riforma in poco più di una settimana. I soli inconvenienti per il donatore sono il fastidio di un giorno di ricovero in ospedale ed un leggero indolenzimento, di breve durata, nella zona del prelievo.

Oltre alla donazione classica del midollo osseo, esiste una diversa modalità di raccolta di cellule staminali ematopoietiche, che prevede la somministrazione  al soggetto di diverse sostanze definite “fattori di crescita”, citochine normalmente prodotte dal nostro organismo, ma che in questa situazione vengono somministrate a dosaggi piuttosto elevati. Questi fattori di crescita “granulocitaria” (G-CSF), moltiplicano le staminali nel midollo e le “mobilizzano” cioè le immettono in circolo. Per raccogliere queste preziose cellule del sangue periferico si utilizzano i “separatori cellulari”, apparecchi particolari che il Servizio Trasfusionale utilizza quotidianamente per prelevare ad esempio piastrine dai suoi donatori (Piastrinoaferesi).
Queste tecniche di “aferesi”  per la raccolta di staminali ematopoietiche sono utilizzate già da molti anni sul paziente e sul donatore consanguineo (cioè sui fratelli) e dal Gennaio 2005 la normativa italiana, avendo recepito quanto già previsto negli altri paesi europei, consente che anche i donatori volontari non familiari possano essere sottoposti a queste procedure. Il G-CSF viene somministrato sottocute al donatore per quattro giorni e al 5 giorno viene predisposta la raccolta, cioè l’aferesi. L’intera procedura viene portata avanti senza ricovero, in regime ambulatoriale e dura 4 o 5 ore.
Gli effetti collaterali sono dovuti alla somministrazione del G-CSF che può dare disturbi sovrapponibili a quelli di una sindrome influenzale (febbricola, dolori ossei e muscolari, cefalea ecc.)  che trattati con paracetamolo, scompaiono prontamente alla sospensione del fattore di crescita.
Già migliaia di donatori in tutto il mondo sono stati sottoposti a questa modalità di raccolta senza che siano emerse problematiche a lungo termine.

Negli ultimi quindici anni in cui si utilizza la raccolta di cellule staminali dal sangue periferico, previa somministrazione del fattore di crescita, è stato dimostrato che i vantaggi per il paziente che riceve la donazione sono numerosi: attecchimento più rapido, minore concentrazione di globuli rossi, maggiore concentrazione di linfociti, e una migliore fase post-trapianto e quindi una migliore aspettativa di qualità della vita.
Con l’approvazione di questo nuovo protocollo operativo l’Italia si equipara a tutte le altre nazioni che già hanno adottato da anni questa procedura.
In Europa oltre il 50% dei trapianti si fa con CSE periferiche. In Italia nel 2002 solo l’8% era CSE periferiche, nel 2003 tale percentuale è salita al 20%.

E’ necessario esprimere il consenso informato sia per la donazione del sangue midollare  che per la donazione delle cellule staminali ottenute dal sangue periferico.
Entrambe le procedure sono sempre precedute dagli  accertamenti clinico- strumentali che garantiscono l’idoneità alla donazione.

Al 30 dicembre 2007 il registro dei donatori sardi ha raggiunto la quota di 22.750 unità. 
Trapianti effettuati 109, di cui 53 in Sardegna, 35 nel resto d’Italia e 21 all’Estero.

Grazie alla disponibilità dello staff sanitario effettuiamo i prelievi di sangue nella nostra sede, evitando a chi vuole diventare donatore volontario di recarsi a Cagliari al centro trapianti, infatti al momento molti donatori afferiscono al nostro centro dai comuni limitrofi.


La nostra sede è aperta ogni martedì pomeriggio dalle ore 16.00 alle ore 18.30,
la segreteria è attiva tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00
presso il numero di  telefono:  333 7092912

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