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VILLACIDRO: IL PAESE
TOPONOMASTICA
Vie e vicinati di Villacidro
A cura di M. Carmela Aru e della III B- Scuola Media Villacidro

I vicinati

Su bixinàu, così è chiamato il vicinato in lingua sarda, appare al posto del nome delle vie negli antichi documenti, relativi agli atti di nascita, di matrimonio e di morte, presenti in Municipio riguardo agli anni 1866 - 1871.

Dal 1872 in poi, cioè dopo l'unificazione d'Italia, compaiono i nomi delle strade, talvolta riprendendo l'antico nome del vicinato, talvolta sostituendolo con un altro diverso.

La nostra ricerca è incentrata sullo studio della toponomastica dei vicinati e sulla loro spiegazione etimologica.

E' probabile che in origine Villacidro constasse di due villaggi autonomi, il più antico si estendeva nella zona collinare, (si presume che intorno al VI secolo a.C. sorgesse il villaggio nei pressi dell'odierna chiesa di santa Barbara) la sua popolazione, is crabàxius, era quasi tutta dedita all'allevamento delle capre, aveva la sua chiesa e la sua zona cimiteriale; l'assetto attuale denota ancora, nelle sue costruzioni più antiche, la povertà delle abitazioni, piccole, basse e molto umili; le strade erano poco più che viottoli e il dislivello, conseguente al pendio della collina, veniva addolcito con scalette che miglioravano la percorribilità dei quartieri.

Questo nucleo primitivo veniva denominato Bixinàu de sùsu (vicinato di sopra, anticamente Xèdri de Leni, come documentato in due bolle pontificie).

Il villaggio più recente, Bixinàu de bàsciu, (vicinato di sotto) si estendeva nella zona più pianeggiante, gli abitanti erano per lo più messàius (agricoltori), gerrunnadèris (braccianti agricoli) e maìstus (artigiani); le abitazioni rispecchiano l'attività dei loro abitanti; esse sono grandi, con ampi cortili e lòllas, adatte ad ospitare attrezzi agricoli ed animali da lavoro. Anche questo villaggio gravitava attorno ad un luogo di culto proprio, la chiesa di Sant' Antonio, sul cui sagrato c'era il cimitero.

Col crescere della popolazione, i due villaggi si unirono creando un unico centro che, tuttavia, continuò ad avere caratteri distintivi diversi per un lungo periodo; la parte alta continuò ad essere zona di caprai, ma anche dei notabili del paese, la zona bassa, invece, era abitata da piccoli contadini, da proprietari terrieri e da artigiani che ruotavano intorno all'attività agricola (maìstus de càrru, ferrèris…..).

Nei registri dello Stato Civile, relativi agli anni 1866 - 1871, sono stati individuati 28 vicinati: 20 si estendevano in Bixinàu de sùsu, 6 in Bixinàu de bàsciu, 2 fuori dal centro abitato.

LE SCHEDE  

I vicinati
1 Palatziu
2 S. Sebastiano
3 S. Nicolò
4 Cucuru mudegu
5 Sedhanus
6 Castangias
7 Fluminera
8 Funtana de tzia Brunda
9 Is piras mannas-10 Is pirixeddas
11 Cunventu
12 Su Cramu
13 Lacunedhas
14 Frontera
15 Su brugu
16 Parrocchia o Cresia
17 Sa mitza
18 Su codhu de su samucu
19 Su codhu de is ollastus
20 Mesu bidha
21 Sant 'Antoni
22 S'uturu de is otus
23 Sa panghixedha
24 Su codhu de is furcas
25 Scroca
26 S'ischixedha
27 Sa funderia
28 Su godhu de is arbutzus

  • Introduzione
  • Carta di Villacidro nel XIX secolo
  • Vie e vicinati di Villacidro
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