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Villacidro antica

262. Chiesa del Carmelo
Fotografia di Marco Sardu del 1984.

“… La chiesa del Carmine, molto antica, nel tempo ha subito profonde modifiche, tanto che si pensa che solamente la facciata, il campanile a vela e la gradinata sui lati siano le cose originali rimaste…” (Liber Chronicus).
Salvatore Mannu su Iridescenze a pg. 33 la descrive così: “…A mezza costa della montagna, appellata Cuccureddu, sur uno spianato, si vede la bianca chiesetta della Vergine del Carmelo. Colà hanno luogo ogni anno, entro il mese di luglio, tre feste; ed i devoti v’accorrono numerosi a rendere omaggio alla Vergine, che lenisce tanti dolori, che rende meno amare tante esistenze, se …nel turbinio di poca gioia e di dolor profondo non fossero allietate dalla fede nella luce immortale d’un nuovo giorno. In quella circostanza l’aspetto di quel sito alpestre è assai pittoresco. La chiesuola, ornata di grossi festoni di mirto e d’alloro, dentro e fuori, apre le sue porte, che per tutto l’anno rimasero chiuse…”
La descrizione del Manno continua con ricchezza di particolari lieti e di fascino, ma sul Liber Chronicus a p. 28 leggiamo: “… Ai bei ricordi di questa chiesa è annesso anche un triste ricordo. Nel monte Carmelo venivano giustiziati i condannati a morte. Infatti nei registri dei defunti del 1855, si trova la registrazione di tre condannati per grassazione ed omicidio. Sono: Antonio Efisio Porta, Efisio Luigi Saiu, Giuseppe Antonio Pittau, di 19 anni il primo, il secondo di 39 ed il terzo di 28, giustiziati (pare per impicco) nello stesso giorno 26 Aprile del 1855 dalle ore 08.00 alle ore 9.00 del mattino…”.

SANTUARIO DEL CARMINE IN VILLACIDRO

O bianco nell’ondosa ampia di pini
Opaca selva, rustico Santuario,
che pendi come un nido solitario
vivo di trilli e voli cilestrini,

porgi ombra nel loggiato centenario
ancora a quanti salgon pellegrini,
e pace a chi fidente s’avvicini
al tuo vetusto tenue reliquario?

Anche mia madre sola nei mattini
Le ride il magico scenario
Del mare e del lontano Campidano,

mentre pare che un angelo si chini
e la regga; e le illumini la mano
che stringe così piccolo rosario.
Gavino Leo

M. Sardu e A. M. Fadda-RISAINTERNET-Fotomosaico di Villacidro
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