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250. San Giuseppe
Fotografia di Marco Sardu del 1981.
La chiesa di San Giuseppe è molto modesta dal
punto di vista architettonico, e relativamente povera di storia; si trova nella
campagna di Villascema, che ben a ragione si può considerare una delle
valli più amene di Villacidro.
La costruzione della chiesa risale sicuramente ai tempi del villaggio di Villa
Scema (1500/1600). I villacidresi amano molto questa località per la
festicciola di San Giuseppe che si celebra l’indomani di Pentecoste; la
chiesetta si anima incredibilmente e centinaia di persone partecipano alle celebrazioni
religiose.
Esse, che per tantissimi anni furono rese possibili grazie ai coniugi Martino
Piras e Antioca Sollai di Villacidro, che con testamento del 5 Luglio 1804 lasciarono
agli eredi
“… l’orto di Villa Scema, la vigna
coerente al detto orto, con le case esistenti- l0orto coerente con la chiesa
di San Giuseppe- …” rispettivamente ai figli Francesco, Raimondo
ed Antonio, che avrebbero dovuto “vita durante” sostenere le spese
per dette celebrazioni, nonché provvedere in solido a tutte le riparazioni
necessarie della chiesa. Tali averi, per testamento, venivano ereditati dai
rispettivi primogeniti, che potevano solo coltivarli, ma
“…Nessuno dei predetti miei figli si permetta disporre dei detti
stabili, né tantopoco dividerli in nessun tempo; ma essi resteranno quale
dote pel legato della chiesa predetta…”
(testamento scritto in idioma spagnolo
e tradotto il 19 Settembre 1909 dal dottor Giuseppe Acquenza, professore del
regio istituto tecnico in Napoli).
La chiesetta di San Giuseppe fu meta di un pellegrinaggio a piedi promosso da Mons. Francesco Zunnui Casula, con partenza da Ales il 25 Aprile 1871, attraverso Pompu, Masullas, Logoro, Santa Maria Acquas, Villacidro. In questo luogo i devoti sostarono diversi giorni in ritiro spirituale.
M. Sardu e A. M. Fadda-RISAINTERNET-Fotomosaico
di Villacidro
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