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TREKKING PER TUTTI

A cura di Mario Mocci

Trekking in Sardegna

l'arrivo delle belle giornate, quale migliore occasione per partire alla scoperta di luoghi selvaggi, dal fascino accattivante, senza viaggi organizzati, senza voli charter ma a pochi chilometri da casa?
Vi proponiamo, per i vostri weekend primaverili, alcuni itinerari nel territorio villacidrese o gonnese. Basterà una corda, delle buone scarpe da montagna, buona volontà e la voglia di scoprire un patrimonio inestimabile che è la natura.
Suggeriamo alcuni itinerari naturalistici per gli amanti del trekking e i numerosi gitanti che frequentano la rigogliosa foresta di Villacidro..

Buona passeggiata

Escursione tra i sentieri
della FORESTA di CROIGAS - BIDDASCEMA


La foresta di Croigas, insieme a quella di Gùturu de Terra e Gùturu Deretu, nella sua splendida verde e folta vegetazione, fa parte di Villascema, vallata dalla quale partiremo per il nostro itinerario.

La foresta che andiamo a visitare è situata a Sud-Ovest della fertile vallata deli Rio Villascema, ricca di frutteti, ma nota soprattutto per le rinomate ciliegie, in cui ogni anno ai primi di giugno si celebra la "Sagra delle Ciliegie", meta di migliaia di visitatori.

Nell'esplorare la zona partiremo dal piazzale dell'omonimo Parco, dove possiamo parcheggiare agevolmente l'auto.

Imbocchiamo la strada con fondo cementato per Croigas, poco prima della fontanella, alla nostra sinistra.

 

Subito dopo aver raggiunto i numerosi ciliegeti, noceti e qualche castagneto,
ci inoltriamo nel bosco sulla sterrata che porta alla Vecchia Cantina di carbonai oggi in uso ai porcari che dimorano nella zona con i loro porcili.
Un problema, questo, che prima o poi andrà risolto tra allevatori e amministratori.

Da qui saliamo lungo i tornanti di una vecchia carrareccia rimessa in buono stato dai tagliatori e carbonai agli inizi del '60.
Avanziamo sotto un fitto bosco di secolari lecci.

Nei tratti scoperti è possibile ammirare in lontananza i monti di Santu Miali .

Dopo due ore di percorso sarà possibile raggiungere il bivio con il segnavia bianco/rosso adagiato su una specie di pianoro a 800 m slm.

Dopo una breve sosta, prendiamo il sentiero alla nostra sinistra, dopo 10 minuti circa in leggera discesa raggiungiamo il recinto sulla verdeggiante sella di Gennè, valico importante che collega la foresta comunale di Croigas a quella demaniale di Banarba.
Scendiamo prima su un sentiero, poi su una carrareccia fino allo stretto ponticello di Banarba sul fondovalle del Rio Leni.

Gennè

Volendo, se il tempo lo consente, possiamo proseguire sulla carrareccia maestra lungo "Su Pranu de is Murvas" detto così perché fino all'800 vi stazionavano alcuni branchi di mufloni, tra le pendici di P.ta Sanoi, Acqua Piccinnas e Cùcuru Forru.

Al termine della carrareccia chi vuole può raggiungere Acqua Piccinnas (m. 1010) o la punta di Cùcuru Forru (m. 1013) arrampicandosi con difficoltà su vecchi sentieri ormai distrutti; altrimenti può tornare ai propri mezzi di trasporto, dopo essersi riposati con tranquillità.

 

 

A GENNA SAMBUCU
Un secondo itinerario su questa foresta è quello che parte 50 metri prima di arrivare alla Vecchia Cantina.

LinasPrendiamo la sterrata alla nostra destra, dopo 100 m circa arriviamo al primo bivio, qui prendiamo la carrareccia che sale sulla sinistra,
l'altra stradina quasi tutta in piano va a sbucare nel canale di Gituru de Terra; un'altra rampata si ricongiunge al nostro percorso in direzione Ovest.

Dopo un'ora di cammino, raggiungiamo un bel sito panoramico su uno sperone roccioso con Gùturu de Terra e Genna Bois davanti a noi, Genna S'Ega Manna e Genna Sambucu col suo maestoso leccio verso Sud-Ovest. Proseguiamo tra i tornanti, saliamo di quota su un fitto bosco di leccio, erica, corbezzolo e qualche ginepro.

Giungiamo al rudere di una vecchia capanna con ancora le pietre ben sistemate a forma rettangolare;
là vicino v'è una bella larga carbonaia adatta per una breve pausa rigenerante.

Nel riprendere la marcia sarà bene fare attenzione alla mulattiera: è un po' dissestata e ostruita dal pietrame, E' preferibile percorrere il sentiero tenendosi sulla destra.

Sul tratto scoperto si può già intravedere una delle gallerie di Genna Sambucu a quota 920 m.
Giunti a questo punto, raggiungere la sella, meta del nostro itinerario, non è di alcuna difficoltà.

Sulla rampata finale il sentiero segue un tratto roccioso fino al passo con i suoi tre maestosi lecci e il vecchio rudere, il panorama è spettacolare sull'altro versante verso Anzeddu, scrutiamo le vette del Marganai, la piana di Oridda, e più in qua, versi valle, Carongius Longus e la radura di Magusu con la cantina Ferraris.

A Genna Sambucu possiamo visitare le gallerie, scavate per ricerche minerarie con scarsi macchinari come si può ben immaginare.
Sono poco distanti l'una dall'altra, quella sottostante è più lunga e inaccessibile per via dell'acqua abbondante e assai fredda, che ristagna tutto l'anno;
l'altra, più a monte, può essere percorsa qualora il livello dell'acqua lo permetta.
Resta ancora un mistero il motivo che ha spinto quei minatori a ricercare metalli quassù.

Possiamo rientrare seguendo lo stesso percorso

Tra i silenzi di questa foresta così poco frequentata potrete rigenerare corpo e mente.


ALBUM FOTOGRAFICO
ESCURSIONI IN MONTAGNA

ALBUM - LE ESCURSIONI

 

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