Tamarix africana Poiret
Famiglia Tamaricaceae
Nome comune
Tamericio maggiore
Nome Sardo
Tramatzu (Villacidro - Sard. merid.), Tramaciu (S. Antioco), Tamzarike (Baronie), Tamariciu (Gallura – Sassarese), Tamarighe (Logudoro), Tamarischu ( Sassarese), Tamaritu (Sard. sett.), Tramalittu (Bolotona), Tamariziu (loc. div.), Tramaricciu (loc. div.), Framaritu (loc. div,), Framari ‘e (loc. div.).
Notizie generali
Pianta indigena.
E’ una specie caducifoglia spontanea in Sardegna insieme al Tamarix gallica
alla quale assomiglia tanto: la prima ha il fiore bianco, la seconda rosa.
Entrambe vivono lungo i corsi d’acqua, nelle dune, nelle zone costiere o
salmastre, spesso negli arenili, negli stagni o a ridosso di questi, con una
fortissima resistenza ai venti, al calore e alla salsedine.
Si spingono nelle zone interne fino alle quote di 700 mt s.l.m.
Le tamerici sono impiegate per il consolidamento delle dune, ma si adatta
bene anche per siepi, alberature costiere e per scopi ornamentali.
Portamento
Arbusto o alberello alto 2-6 metri, chioma rada; rami allungati, numerosi e piuttosto esili.
Corteccia
Di colore grigio-scuro, rugosa con profondi solchi longitudinali.
Foglie
Squamose e spiralate, piccole e addensate sui rametti, appuntite, margine traslucido, di colore verde-azzurro.
Fiori
Ermafroditi in racemi cilindrici, numerosi e di colore bianco-rosato,
lunghi 3-8 cm.
Fioritura: marzo-aprile
Frutti
Capsula con piccoli semi provvisti di una folta lanugine, per essere trasportati dal vento.
© G. P. Madau 2005