Quercus pubenscens Willd
Famiglia Fagaceae
Nome comune
Roverella
Nome Sardo
Roia (Villacidro), Arroèle (Arzana), Arroili (Sarcidano), Ròvaru (Logudoro), Ròvulu (Sard. Merid.), Rùara (Gallura), Rùulu (Sard. Merid. – Logudoro), Rùvulu (Sard. Merid.), Rùvura (Algherese), Lellkul (Algherese), Kerku (Barbagie) – Bolotona), Ker’u (Olzai – Ovodda), Krèkku (Mandrolisai – Orisatanese), Kre’ u (Gavoi – Ollolai)., Rùulu (Sard. Merid. – Logudoro), Orroli (loc. div.), Kelku (loc. div.), ‘El’u (loc. div.).
Notizie generali
Specie indigena.
E’ un albero a foglia caduca presente in Sardegna nella zona
centro-settentrionale e vegeta dai 400 ai 1400 mt s.l.m., particolarmente
sui monti del Margine, del Goceano e del Gennargentu.
E’ una specie frugale a lento accrescimento e forma boschi puri o misti, in
consociazione con il leccio e la sughera nelle zone meno elevate; tasso,
agrifoglio, acero trilobo, carpino nero e orniello nelle zone più alte.
I boschi di roverella sono luminosi, sia per il fatto che in periodo
invernale perdono le foglie, sia perché in genere sono boschi radi, mentre
le chiome, anch’esse rade, lasciano filtrare la luce sul terreno.
Questi boschi sono governati sia a fustaia che a ceduo, anche se sono più
diffuse le fustaie rade associate alle colture agrarie, o costituenti
pascoli alberati con esemplari maestosi.
In varie parti della Sardegn, vegetano esemplari maestosi, che costituiscono
dei veri e propri monumenti vegetali, naturali e paesaggistici.
Il legno della roverella è molto duro, pesante ed è impiegato
prevalentemente per riscaldamento e per carbone; mentre, non è adatto per la
lavorazione perché si imbarca e all’aperto si deteriora.
Le ghiande costituiscono un ottimo alimento per la fauna selvatica e per gli
animali di allevamento.
I ramuli, i peduncoli, i piccioli e le foglie sono pelose, da qui il nome
di Quercus pubescens.
Portamento
Albero alto fino a 20 metri, chioma ampia, globosa ed emisferica da adulta, densa e di colore verde chiaro; fusto tozzo, robusto sinuoso e ramificato sin dalla base con grosse branche; ramuli pelosi.
Corteccia
Grigia-scura, fessurata sin da giovane, da adulta in placche quadrangolari rugose e accentuate.
Foglie
Caduche, alterne, picciolo pubescente e lungo 8-15 mm, lunghe 5-10 cm,; lamina obovata, 8-14 lobi, pubescente nella pagina inferiore, soprattutto da giovani. Persistenti, lucide e di colore verde intenso nella pagina inferiore, grigio-verdastro in quella inferiore. Spesso, le foglie secche restano sull’albero per tutto l’inverno.
Fiori
Specie monoica (pianta con fiori maschili e femminili) a fiori
unisessuali: quelli maschili in amenti penduli, mentre i femminili in spighe
erette.
Fioritura: aprile-maggio
Frutti
Ghiande ovoidali con breve peduncolo, a gruppi di 1-3, lunghe 2-3 cm; per un terzo o metà della loro lunghezza, sono avvolte da una cupola rugosa con squame appressate e di colore verde chiaro. Le ghiande sono di colore verde scuro fino all’estate con striature scure; in autunno maturano e si colorano di marrone.
© G. P. Madau 2005