Pyrus amygidaliformis Vill.
Famiglia Rosaceae
Nome comune
Perastro
Nome Sardo
Pirastu (Villacidro - Sard. merid. - Iglesiente), Piroi (Campidano), Piringinu (Sard. merid.), Pirastru (Sard. centr. - Gallura - Logudoro), Pireddu (Gallura), Pirasthru (Sassarese).
Notizie generali
Specie indigena.
E’ una pianta diffusa in tutto il territorio della Sardegna e si adatta
a qualsiasi tipo di terreno, anche rocciosi e poveri e la troviamo dalle
coste fino ai 1500 metri.
Costituisce un ottimo portainnesto per le varietà di pero coltivato,
infatti, questa è l’utilità più diffusa che si ricava dal perastro.
I suoi frutti, piccole pere eduli, costituiscono un ottimo alimento per la
fauna selvatica e gli animali di allevamento, particolarmente appetibili a
cervi e cinghiali.
Il legno è molto duro, compatto e resistente.
In Sardegna è presente anche la specie Pyrus pyraster Burgstd., che
troviamo nelle zone interne dell’Isola, particolarmente nel Gennargentu e
nel Goceano.
In varie parti della Sardegna, vegetano esemplari maestosi considerati dei
veri e propri monumenti vegetali, naturali e paesaggistici.
Portamento
Arbusto a foglia caduca, alto 3-4 metri, talvolta albero fino a 6 metri, a rami espansi e spinescenti da giovani, fusto molto ramificato, chioma irregolare, colore verde-scuro. I rami giovani sono ricoperti da una peluria.
Corteccia
Grigio-nerastra, a placche quadrangolari con profonde fessure longitudinali e trasversali.
Foglie
Alterne, picciuolate, pelose da giovani, strette e lanceolate, margine intero, colore verde-scuro nella pagina superiore e più chiare e pelose in quella inferiore, lunghe 3-8 cm e larghe 1-2 cm.
Fiori
Appaiono prima della
fogliazione a gruppi di 8-15, sono ermafroditi, di colore bianco, lungo
peduncolo.
Fioritura: marzo-aprile
Frutti
Piccole pere, 1,5-3 cm con peduncolo più lungo del frutto, di colore verde scuro da immature, poi giallo-bruno e marrone scuro a maturità.
© G. P. Madau 2005