Celtis australis L.
Famiglia Ulmaceae
Nome comune
Bagolaro
Nome Sardo
Cigrascia (Villacidro), Ciugrascia (Iglesiente), Cixireddu (Campidano), Sugraxa (Campidano), Sugargia (Sardegna centr. e merid.), Sulzaga (Sardegna sett.), Soliacra (Barbagia), Soliarca (Nuorese), Ippica crasthi (Sassarese), Frutta americana (Sassarese), Zurgaxi (Sassarese), Uglia’e (Sassari), Urria’e (Orgosolo), Urriake (Orani), Sisulu (Villasalto), Urria’e (Orgosolo), Urriake (Orani), Murone (Ogliastra).
Notizie generali
Specie esotica.
Il bagolaro, è un albero a foglia caduca originario del bacino del
Mediterraneo.
In Sardegna lo troviamo sparso in tutto il territorio regionale fino a 800
metri di altitudine.
Volgarmente viene chiamato “spaccasassi” proprio perché ha radici
profonde e resistenti che frantumano la roccia, infatti si adatta bene anche ai suoli
rocciosi.
E’ un albero che si spinge fino agli 800 metri di altitudine, non
sopporta i freddi intensi ed è molto longevo, può raggiungere i 500 anni.
E’ utilizzato anche nei rimboschimenti, per scopi ornamentali nei parchi,
giardini e per alberature stradali.
Portamento
E’ un albero caducifoglio elegante, ombroso, alto fino a 25 metri,
con un fusto breve e una chioma molto densa e ampia, rotondeggiante e di
colore verde scuro
Nelle foto l'albero è rappresentato in veste primaverile e autunnale
Corteccia
E’ liscia e di colore grigio cenere con delle chiazze chiare a forma di scaglie.
Foglie
Sono caduche, alterne con breve picciolo. Sono di forma ovale-lanceolata, a base asimetrica e seghettate ai margini, di colore verde scuro nella pagina superiore e grigio-verde e pubescenti in quella inferiore.
Fiori
Sono ermafroditi, senza corolla, riuniti in piccoli grappoli, isolati
all’ascella delle foglie, lungamente peduncolati, che si sviluppano
contemporaneamente alle foglie.
Fioritura: aprile-maggio
Frutti
Sono drupe commestibili, molto dolci, rotondeggianti di circa 1 cm, con un lungo peduncolo di circa 2-3 cm. verdi da giovani, poi gialle e successivamente marrone scuro a maturità. Hanno una polta molto scarsa, mentre il nocciolo è reticolato, rugoso e duro.
© G. P. Madau 2005