Monte Linas

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Ailanthus altissima Swuingle 

Famiglia Simaroubaceae 

 

Nome comune

Ailanto

 

Nome Sardo

Ailantu (Villacidro - Logudoro), Sammucu furisteri (Fluminese), Ailanti-Airanti (Sassarese), Nuxi burda (loc. div.).

 

Notizie generali

Specie esotica.
L’Ailanto è originario della Cina e venne introdotto in Italia nel 1760.
E’ una specie che si è adattata bene al clima della Sardegna e la troviamo un po’ dappertutto, prevalentemente nelle zone soleggiate.
Si riproduce da seme e attraverso polloni  dalla ceppaia o dalle radici superficiali.
E’ una specie frugale che si adatta a qualsiasi suolo.
L’Ailanto è spesso utilizzato  per il consolidamento dei terreni franosi, sabbiosi e in pendio, dove si riproduce a dismisura, quasi a livello infestante,  ma è diffusamente impiegato anche  per scopi ornamentali  nei parchi, giardini, e viali urbani.
E’ una pianta che viene spesso abbinata con la Robinia, anch’essa utilizzata per il medesimo scopo.

 

 

Ailanto - portamento 

 

Ailanto - portamento

Portamento

Albero caducifoglio alto 20-25 m con fusto dritto e slanciato. La chioma è globosa-ovale,  densa e ampia, di colore verde chiaro.
Nella foto è rappresentato lo stesso albero in veste autunnale.

 

 

Ailanto - corteccia

Corteccia

Grigio-brunastra, liscia da giovane e striata longitudinalmente da adulta.

 

 

ailanto - foglie

Foglie

Caduche, di colore verde chiaro, alterne, imparipennate, lunghe da 40 a 100 cm. Foglioline, 6-15 paia, dentate alla base, ovali, emanano un odore sgradevole se stropicciate. In autunno assumono una colorazione rossastra.

 

 

Ailanto - fiori

Fiori

Poligami, piccoli di colore giallo verdastri raccolti in pannocchie terminali (15-20 cm).
Fioritura:  giugno-luglio.

 

 

Ailanto - frutti

Frutti

I frutti sono samare, lanceolate di colore rossiccio, in densi grappoli penduli, con seme centrale e ala ritorta. Spesso i semi restano sulla pianta fino alla primavera.

© G. P. Madau 2005